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INTRODUZIONE

Quell'antica sfida, "conosci te stesso", è il primo passo per coloro che cercano la realizzazione di sé o l'iniziazione ai Misteri. Il grande errore che molti commettono è il pensare che l'autoconoscenza è solo un fatto interiore. Ma piuttosto è vero il contrario poiché il "sè" che cerchiamo di scoprire è, alla fine, un essere universale, infinito e onnicomprensivo. Per conoscere veramente te stesso occorre conoscere che tutto è "sè".

È per questa ragione che un percorso di iniziazione cerca di correlare il mondo interiore, personale della psiche, con il mondo esteriore, fisico.Questi regni troppo spesso separati vengono fusi insieme traendo pieno vantaggio dalle loro strutture comuni. Tramite gli strumenti dell'analogia e del simbolismo, l'iniziato traccia alla perfezione le linee della causalità esistente, in natura, tra ciò che si sperimenta internamente e ciò che si sperimenta esteriormente.

L'iniziato arriva a questo perseguendo un autosservazione accompagnata da uno studio disciplinato dell'universo esteriore. Ognuno è raggiunto con l'altro nella mente. In altre parole, i principi universali sono studiati ed applicati al lavoro dell'autosservazione. Allo stesso modo, i principi personali, appresi tramite l'autosservazione, sono applicati al lavoro di compresione del mondo esterno. Uniti in questo modo, il fuori illumina il dentro e viceversa.

Un esempio classico è il lavoro con i Quattro Elementi delineato da Franz Bardon nel suo eccellente libro, Iniziazione all'Ermetica. Qui, gli Elementi sono esplorati ed impiegati in due modi. Uno è esterno ed implica certe pratiche meditative che portano ad un processo comprensivo degli Elementi quali forze universali. Il secondo modo simultaneo è interno, dove gli Elementi universali sono utilizzati come struttura analitica, una struttura-esempio che guida l'esaminazione della personalità interna. Questo secondo utilizzo correla gli Elementi universali con gli Elementi personali ad un livello molto pratico ed esperienziale.

Attraverso la storia, il processo essenziale di autorealizzazione è stato forgiato da un vasto numero di differenti sistemi filosofici, di cui ciascuno simboleggia una specifica comprensione dell'universo. Così un Cattolico raggiunge l'autorealizzazione proprio come un Buddhista o un Wicca o un Cabalista o uno Sciamano Aborigeno, solo per citare qualcuna delle tante opzioni manifeste nel mondo.

Non voglio dire il tipo di sistema non è importante. Poiché senza dubbio, le specifiche filosofiche di ciascun sistema influenzeranno i dettagli del processo di autorealizzazione. Il punto è che una struttura può o limitare la tua esperienza o aprirla ed espanderla; dipende comunque, non tanto dal sistema stesso quanto da come ti accosti a questo sistema e cosa fai con esso.

Le otto meditazioni che seguono servono come una pratica introduzione alla struttura specifica della Cabala Ermetica Occidentale. Ciascuna meditazione è un'esperienza che illumina sia il significato interno sia quello esterno dei regni esplorati. Qui, il processo essenziale interiore di meditazione si concentra su fattori che concernono direttamente le circostanze esteriori della vita del meditatore.

Gli otto Templi astra-mentali delineati in serie sono disegnati per divenire strumenti che ci accompagneranno per tutta la vita. Ognuno ha applicazione pratiche sia per il lavoro interno dell'iniziato sia per quello esterno. Una volta introdotto ai Templi l'iniziato è libero di ritornarvici ogni volta e compiere un lavoro ulteriore e più dettagliato. Così gli stessi Templi astra-mentali, così come le relazioni dell'iniziato con essi, evolvono ogni volta. Dopo ripetute esperienze, le loro strutture inerenti allineano il mondo interno ed esterno dell'iniziato e stabiliscono il solido, integro fondamento che servono da pedana di lancio all'iniziato per continuare l'espansione del sé.


Schema del progetto --

Il progetto della "Meditazione degli 8 Templi" si è evoluto da un vecchio progetto nel quale un piccolo gruppo di noi ha sperimentato l'incontrarsi regolarmente in un luogo astra-mentale. Quell'esperimento originale è andato avanti per due anni (da Novembre '95 a Dicembre '97), durante i quali abbiamo appreso molte lezioni pratiche e di valore a proposito del reame astra-mentale stesso e a proposito degli incontri in quel luogo. [Per maggiori informazioni in questo senso, vedere "Beneath an Astral Moon", collocato nell'appendice.]

Nel momento in cui la fase sperimentale del nostro lavoro assime giunse ad una conclusione, considerai il fatto di stimolare un nuovo progetto, non basato sull'apprendere nuove lezioni ma sullo sperimentare e far buon uso di quelle che avevamo già imparato.

Nello stesso momento, due amici parlarono del loro desiderio di imparare di più a proposito dell'"Albero della Vita Cabalistico" e dei significati pratici dei simboli planetari. Così, ho tracciato il progetto per incorporare sia le sopracitate lezioni sullo spazio-tempo astra-mentale and la mia conoscenza personale della Cabal pratica e dell'astrologia.

Il progetto "Meditazione degli 8 Templi" è andato avanti per otto mesi - iniziando a fine Dicembre 1997 con la nuova luna e finendo ai primi di Agosto 1998 con la luna piena. Nel giorno di luna nuova ognuno dei partecipanti ricevette un corpus di informazioni nella posta. Ognuno di questi "Dossier della luna nuova" contenevano un'introduzione esplicativa e uno schema della meditazione che sarebbe stata intrapresa.

Le meditazioni furono programmate nei giorni di luna piena oppure vicino ad essi in modo che tutti i partecipanti avessero due settimane per studiare il materiale scritto. Durante queste due settimane, ho costruito i Templi astra-mentali e poi ho condotto il rituale meditativo come da programma.

Entro una settimana dalla meditazione, ogni partecipante inviava un rapporto argomentando le loro esperienze. Copie di questo rapporto venivano poi inoltrare ai partecipanti nei segenti Dossier della Luna Nuova. Questo procedimento particolare permetteva due cose: 1)Permetteva ai partecipanti di osservare cosa gli altri avevano sperimentato. 2)Permetteva a me di misurare l'efficacia di ciò che stavo facendo. Ogni mese ho analizzato i rapporti ricevuti e li ho usati per migliorare le successive meditazioni.

Il progetto ha seguito un approccio "Sentiero di Ritorno" standard all' "Albero della Vita Cabalistico". Le meditazioni iniziavano con la sfera n° 10, Malkuth/Terra, e proseguivano sull'albero fino alla sfera n°3, Binah/Saturno. Ogni meditazione è composta dalle esperienze di quella precedente, così c'è una chiara continuità tra le serie.

Un desiderio che avevo per questo progetto era quello di fargli raggiungere un equilibrio tra "organizzato" e "spontaneo". Da una parte, il gruppo di lavoro precedente mi ha insegnato quanto potere può avere una concentrazione strutturale predeterminata su di un incontro astra-mentale. Ma dall'altra parte c'era l'egualmente chiara lezione che solo la spontaneità può innalzare questo tipo di struttura dal livello di "delusione teatral" a quello del regno della vera magia. Perciò, ogni meditazione include un periodo di tempo non organizzato, autogestito durante il quale il partecipante interagisce spontaneamente con l'ambiente a portata di mano.

Io sono un mago. Per me, questo progetto è un lavoro di magia. Dopo aver finalizzato le loro strutture, ognuno di questi otto Templi è stato ritualmente costruito tramite la sostanza astra-mentale, utilizzando tutte le varie magie che mi sono familiari. La loro costruzione individuale richiedevano da un ora a parecchi mesi per essere completata, variando radicalmente da Tempio a Tempio.

Non soltanto i Templi stessi dovevano essere costruiti ma anche le connessioni tra i Templi dovevano essere stabilite. Inoltre, i Templi dovevano essere davvero congiunti con i reami che simboleggiano.

Ho utilizzato una struttura specifica nello stabilire le connessioni tra i Templi. Per questo, ho disegnato una sequenza specifica di visualizzazioni, azioni e parole, che sbloccano le connessioni tra i regni specifici. Seguendo questa sequenza di induzione, la persona viene guidata direttamente verso un'esperienza di rituale meditativo introduttivo.

Questo mi ha portato alla questione del tempo. Lo spazio-tempo astra-mentale non è proprio comq lo spazio-tempo fisico. E' una cosa molto più fluida, malleabile.

Il tempo fisico è una costante misurabile - possiamo misurare il suo scorrere. Il tempo astra-mentale invece, non è costante nella stessa maniera di quello fisico. Per esempio, il passaggio di un'ora di tempo fisico può essere sperimentata ovunque dall'ammiccamento di un occhio alle varie età. Questa è la componente astra-mentale del tempo - un qualcosa di non misurabile, non sperimentabile definito non dal ticchettio di un orologio ma dalla qualità e dalla quantità dell'attenzione e dell'intenzione di una persona.

E' possibile aumentare così gli aspetti astra-mentali di uno specifico momento del tempo fisico (lavorando con il nesso del momento presente) in modo da raggiungere la sua preservazione. Ciò che viene preservato è la qualità del tempo reale di quel momento,il nesso del tempo presente - una qualità che è generalmente persa nel momento in cui ci muoviamo avanti nel tempo rispetto agli episodi contenuti in qualsiasi momento-passato dello spazio tempo. Quando è applicato alla durata del tempo (una serie connessa di momenti-presenti) questo processo di aumento e preservazione viene chiamato "Encapsulation".

Sì, lo so, è una complessa stringa di concetti quella che vi ho appena messo davanti! Per semplificare: ho disegnato queste meditazioni in modo che la messa in atto di questi rituali nel tempo reale sia stata preservata astra-mentalmente. Dal momento che ho incapsulato la componente astra-mentale di ognuno dei rituali meditativi lunghi ore e ore, semplicemente seguendo la sequenza induttiva delle visualizzazioni, ecc., si verrà condotti direttamente nella stessa ora incapsulata and in realtà partecipare al rituale programmato come era stato originariamente praticato.

Questo fatto è nato in due differenti modi durante il progetto. Il primo consisteva nel fatto che percepivamo una massa quasi infinita di individui in attesa dei nostri rituali meditativi nei punti futuri nello spazio-tempo. Questi erano chiaramente persone, come voi, che stavano leggendo queste parole e perseguendo queste meditazioni dal momento presente che doveva ancora accadere, in cui i rituali meditativi stessi venivano praticati. Ciònonostante, le vostre presenze venivano tutte segnate e inserite durante la messa in atto nel tempo reale di quei rituali. In diverse occasioni queste "persone del futuro" hanno giocato un ruolo importante nell'esperienza di gruppo condivisa!

La seconda prova che l'incapsulazione di ciascuna meditazione fu un successo, è l'esperienza dei partecipanti che, per una ragione o per l'altra, erano impossibilitati a partecipare durante le notti stabilite e finivano per praticare la meditazione un paio di giorni o settimane dopo. Senza fallire, essi erano capaci di accedere ad un esperienza del tempo reale del rituale meditativo originale.

Le meditazioni degli 8 Templi che seguono devono essere considerate solo come un'introduzione a questi regni astra-mentali. Esse rendono minimamente familiare una persona con il tipo di terreno e gli strumenti disponibili per lavorare lì. Alla luce di ciò, ciascuno dei progetti meditativi viene seguito da consigli per il futuro lavoro solitario.

La struttura di queste meditazioni è tale che una volta introdotti, si è liberi di rivisitare i Templi ogni volta che si desidera. Un'analisi dei rapporti del progetto rivela che per ogni partecipante originale, gli otto Templi sono divenuti comodi strumenti che essi utilizzano frequentemente in vista del loro lavoro interiore spontaneo e continuo. Spero che anche tu li troverai di valore duraturo.


Panoramica dei Simboli --

L'Albero della Vita Cabalistico ebbe origine oltre 2.000 anni fa (alcuni sostengono oltre 6.000 anni fa) nel contesto della Tradizione Mistica Ebraica, ed è stata una parte centrale della Tradizione Ermetica Occidentale da almeno 500 anni. Oggi, ci sono molte variazioni simbolismo cabalistico in uso che vanno dalla Kabbalah Ebraica alla Cabala Cristiana.

La variazione utilizzata per questa serie di otto meditazioni sarà un approccio Ermetico Occidentale piuttosto semplice - pesante sul lato Ebraico e Pagano e leggero sul lato Cristiano, com'è la mia via. Comunque, l'enfasi qui sarà meno sulla magia e più sulla crescita spirituale.

Il primo passo è familiarizzare con i seguenti diagrammi e tavole di corrispondenza. Non devi memorizzarlem solo prendi confidenza con esse.


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The Eight Temples Meditation Project
Exploring the planetary spheres of the Tree of Life

Italian Translation by Rodolfo  Fanti

INTRODUZIONE
1-Malkuth
2-Yesod
3-Hod
4-Netzach
5-Tiphareth
6-Geburah
7-Gedulah
8-Binah