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Rawn's Commentary Upon
"INITIATION  INTO  HERMETICS"

Di Franz Bardon

Introduzione -


È un onore per me presentarvi alcuni dei miei pensieri riguardanti il corso di iniziazione presentato in "Iniziazione all'Ermetica" ("Initiation Into Hermetics", IIH) di Franz Bardon.

[per tutti i miei commenti farò riferimento all'edizione del 1999 della Merkur Publishing. Le differenze tra questa e le edizioni precedenti sono trascurabili; l'unico cambiamento è che l'attuale traduzione inglese è più accessibile della precedente per il lettore moderno.]

Quando gli studenti si avvicinano per la prima volta a questo lavoro, inevitabilmente sorgono delle domande. Mentre il modo migliore per rispondere a queste domande sarebbe che gli studenti vi meditassero su e le considerassero per giungere da soli alle proprie risposte, questo raramente soddisfa i principianti e molti metteranno via il libro a causa della frustrazione. Di questi giorni, ora che Internet offre un facile modo per mettersi in contatto con altre persone che hanno svolto per molti anni i lavori dell' IIH, non ci sono ragioni per cui un principiante veda le domande più semplici diventare un'ostacolo per il progresso.

Le risposte alle domande più profonde dovranno comunque essere ricercate all' interno di se stessi. In queste cose, l'esperienza è l'unica insegnante affidabile!

I pensieri che enuncio qui derivano dalla mia personale esperienza di lavoro attraverso i Livelli di IIH. Sta agli studenti confermare o confutare quello che ho scritto attraverso i loro lavori. Ciò che scrivo ha l'unico scopo di spiegare alcune cose che Franz Bardon ha solo tracciato, non quello di soppiantare quello che Bardon ha scritto. Auspicabilmente, le mie parole unite al testo dell' IIH renderanno più facile agli studenti iniziare il lavoro con maggior fiducia in sè stessi.

Coprirò solo le sezioni dell' IIH dalla "Teoria" al "Livello Quattro". Oltre questo punto, gli studenti dovrebbero raggiungere il grado di preparazione in cui non sarà necessario porre domande a una fonte esterna. Per rispondere a domande relative ai Livelli dal Quinto in poi è più adatto un dialogo online come quello della lista di discussione BardonPraxis presso yahoogroups.com. Ma, secondo la mia esperienza, queste domande sono rare tranne quando vengono poste da qualcuno che non ha raggiunto quel livello nel suo lavoro.

IIH offre un corso coerente per l'iniziazione. A differenza di molti sistemi moderni di iniziazione, comincia dal principio. Ogni Livello costruisce su quello che lo precede. Perciò sarebbe prudente da parte degli studenti non tralasciare nulla lungo la strada. Quello che all'inizio sembrerà semplice si dimostrerà, a lungo andare, essenziale per il successo.

L'iniziazione non è una gara. Non importa se vi ci vogliono trent'anni per raggiungere il Livello Dieci o se ce ne vogliono solo dieci. Avanzate secondo i vostri tempi (senza perdere tempo lungo il cammino) e fate pratica sia con la pazienza che con la perseveranza. Non ho assolutamente alcun dubbio che chiunque voglia sinceramente intraprendere questa impresa troverà il successo che desidera, applicandosi con risolutezza all'IIH.

Ognuno dei dieci livelli di IIH è suddiviso in tre categorie di lavoro: Spirito (Mentale), Anima (Astrale) e Fisico. Tutte queste categorie devono essere perseguite simultaneamente. Questo comporterà un progresso equilibrato che è essenziale per i veri avanzamenti nella magia. Gli studenti non dovrebbero mai, per esempio, passare dagli esercizi fisici del Livello Uno agli esercizi fisici del Livello Due, fino a quando non avranno anche padroneggiato gli esercizi Mentali e quelli Astrali del Livello Uno. Se un certo tipo di esercizi all'interno di un Livello vi vengono facili e completate questa categoria prima delle altre all'interno dello stesso Livello, continuate semplicemente a migliorare i vostri successi mentre portate a termine gli altri requisiti del Livello in questione. Bisogna raggiungere gli standard di successo descritti da Bardon per tutte e tre le parti di ogni Livello prima di procedere a quello successivo.

Il lavoro sull'IIH richiede disciplina e dedizione. Sulle prime gli studenti dovranno ritagliarsi il tempo dai rispettivi impegni quotidiani per adattarsi agli esercizi. Consiglio ai principianti di dedicare, se possibile, almeno un'ora la mattina presto subito dopo il risveglio ed un'ora ogni sera prima di andare a dormire. Permettetevi pure qualche eccezione a questa tabella di marcia - cinque giorni alla settimana andranno bene, anche se sette sono meglio. Col passare del tempo questa disciplina diventerà una gioia ed il periodo durante il quale apparirà come un onere passerà in fretta.

Ciò nonostante, è importante considerare questo aspetto PRIMA di cominciare il lavoro. Per cominciare, gli studenti dovrebbero leggere tutto l' IIH alcune volte per capire cosa sarà loro esattamente richiesto. Se non vedete alcun modo in cui la vostra vita indaffarata possa garantirvi il tempo necessario per questo genere di lavoro, è meglio che posticipiate l'inizio del lavoro ad un periodo in cui sarete in grado di riadattare la vostra vita. Nel frattempo, potete dare inizio ai cambiamenti che vi permetteranno successivamente di trovare il tempo necessario per questa impresa.

Siate clementi con voi stessi. L'iniziazione non è una tortura. Dovrebbe, se non divertire, almeno interessare ed ispirare. Migliorare sè stessi può essere (e secondo me DOVREBBE esserlo) un passatempo gioioso.

L'iniziazione non è una strada verso la ricchezza o il potere sul prossimo. Se i vostri scopi sono questi non otterrete alcun autentico successo nella pratica della magia. È essenziale che vi poniate la domanda sul perché state scegliendo questo lavoro. È saggio passare un bel po' di tempo a pensare a quali siano le vostre ragioni per assumervi questa responsabilità.

Per tutto il corso dell' IIH le vostre intenzioni saranno messe alla prova più volte. Sono questi i "trabocchetti" e gli "abbagli" di cui parlano quelli che hanno fatto progressi con il lavoro. Solo le motivazioni "corrette" porteranno gli studenti attraverso certe parti del sentiero dell'iniziazione. Se le vostre motivazioni saranno troppo egoistiche, andrete a sbattere contro un muro e solo una rivalutazione delle vostre motivazioni vi libererà. Questa è una buona cosa e non vuole essere un ostacolo, di per sé. Anzi, è una parte vitale dell'iniziazione che garantisce agli studenti di restare in carreggiata o di abbandonare l'impresa.

In questa era moderna in cui le informazioni sono accessibili con tanta facilità, abbiamo l'abitudine di cercare le risposte da fonti esterne. Abbiamo perso l'abitudine di cercare dentro di noi le nostre risposte e di cercare di fare del nostro meglio per capire le cose da soli.  Laddove è facile accumulare una grossa quantità di informazioni ed immaganizzarle nelle nostre menti come conoscenza, è solo attraverso l'esperienza che l'informazione è trasformata in comprensione. Il processo dell'iniziazione è un processo di esperienza, non un semplice accumulo di informazioni. Perciò è importante contemplare ogni idea incontriata nell'IIH e mettere insieme da soli i pezzi del rompicapo ogni volta che vi sarà possibile. Questo è vero soprattutto quando si arriva alla sezione sulla "Teoria". Molto di quello che Bardon dice in questa sezione è una semplice descrizione dei fatti è non vuole essere tanto una risposta a tutte le domande quanto piuttosto qualcosa che vi sproni verso le vostre meditazioni e contemplazioni. Abbiate fiducia nel fatto che alcune delle parti che più potranno confondervi si chiariranno da sole col passare del tempo mentre acquisirete esperienza.

L'iniziazione richiede dagli studenti una radicale sincerità con sè stessi. Fate attenzione a non ingannarvi credendo di aver raggiunto traguardi che di fatto non avete raggiunto. E siate sempre pronti a muovere delle critiche benevole a voi stessi.

Ognuno di noi ha dentro una guida affidabile. Questa è la voce interiore della nostra coscienza individuale. Una delle lezioni più importanti che ho imparato è di ascoltare SEMPRE la mia coscienza. Non mi ha mai tratto in inganno e sono arrivato a un punto in cui non disobbedisco MAI a ciò che mi dice. Vi consiglio di fare lo stesso. Ascoltate la vostra coscienza e seguitela, ed un successo continuativo sarà assicurato!

Vi auguro il successo più completo lungo il vostro cammino verso l'iniziazione!

Teoria -

Gli Elementi:


La filosofia degli Elementi è, ovviamente, un costrutto umano. È un modo con cui noi esseri umani abbiamo tentato di descrivere il funzionamento dell'universo. Ma anche se è un costrutto umano questo non nega il fatto che essa descrive qualcosa di reale. Per me è una descrizione che funziona bene. Mi fornisce uno strumento con cui io possa lavorare con le effettive forze che cerca di descrivere. Certo, è imperfetta e non corrisponde esattamente alla realtà delle cose, ma in ogni caso una corrispondenza esatta sarebbe impossibile.
Le forze che sottendono gli Elementi esistono a prescindere dal fatto che noi cerchiamo o meno di descriverle e a prescindere dal fatto che ci siamo noi umani a percepirle.

Quando si lavora con gli Elementi ci sono due cose molto importanti da tenere a mente. La prima è che gli Elementi non sono la stessa cosa dei fenomeni fisici con cui condividono i nomi. Per esempio, l'Elemento Fuoco non è la stessa cosa del fenomeno fisico del fuoco. I nomi degli Elementi sono derivati attraverso la "legge" dell'analogia. Questo significa che l'Elemento Fuoco possiede molte qualità del fuoco fisico, come la tendenza verso l'espansione, il calore, la luminosità, e l'abilità di trasformare quello che tocca.

Spesso, gli studenti cadono nella trappola di tracciare una relazione troppo stretta tra gli Elementi ed i corrispettivi fenomeni fisici. Questo tende ad oscurare il significato più profondo degli Elementi e dovrebbe quindi essere evitato.

Secondo punto per importanza relativo agli Elementi è il fatto che nel nostro reame fisico gli Elementi non agiscono mai da soli. Tutte le cose fisiche sono una combinazione di Elementi. Per esempio, il fenomeno fisico del fuoco non è composto esclusivamente dall'Elemento Fuoco, ma da tutti e quattro gli Elementi che lavorano insieme (più il quinto - l'Akasha). Una cosa fisica può mostrare una predominanza di un Elemento sugli altri, ma li contiene sempre tutti e quattro.

Gli Elementi esistono nel loro senso più puro e separato solamente nelle regioni più rarefatte dei piani astrale e mentale.

Il Fluido Elettrico e quello Magnetico:

Bardon non scrive molto sui Fluidi Elettrico e Magnetico nella sezione Teoria dell'IIH. Ne parla, comunque, nei dieci Livelli e nei suoi altri libri, specialmente KTQ e Q&A. Ma non definisce in nessun punto questi termini in modo chiaro ed esaustivo.

Probabilmente la prima domanda che sorge è: cosa intende con "Fluido"? con il termine "Fluido", Bardon indica un'energia o essenza che manifesta movimento e si comporta in modo simile all'acqua. Entrambi i Fluidi sono cose dinamiche. IIH insegna agli studenti come manipolare o incanalare questi Fluidi, plasmarli in qualsivoglia forma si desideri ed impregnarli con qualsiasi desiderio corrispondente.

Questi due Fluidi sono la polarità primordiale e sono efficaci in ogni piano dell'esistenza. Il Fluido Elettrico è il polo positivo, espansivo, e il Fluido Magnetico è il polo opposto negativo, contrattivo. Come con un magnete fisico, questi poli non possono essere separati - si manifestano attraverso il continuum che li unisce nel loro eterno abbraccio. Entrambe le forze sono eguali ed interdipendenti, e sono state descritte in un modo o nell'altro in qualsiasi cultura. Al livello più alto, questi poli sono espressi attraverso i due volti dell'Uno.

I Fluidi sono le radici degli Elementi Fuoco ed Acqua. Ecco perchè, nel corso dell' IIH, gli studenti cercano il Fluido Elettrico all'interno dell'Elemento Fuoco e  quello Magnetico all'interno dell'Elemento Acqua. È di fatto difficile per gli studenti differenziare, nei primi tempi, gli Elementi primari dai Fluidi. Ma una differenza c'è - è solo difficile da spiegare.

All'intrerno dell'Elemento Fuoco, troviamo il Fluido Elettrico nell'espansività, nel calore e nella luce del Fuoco. Troviamo il Fluido Magnetico nella contrattività, nel freddo e nell'oscurità dell'Acqua. Il Fluido Magnetico conferisce forma alla Forza Elettrica ed ovunque nel mondo questi due agiscono all'unisono. I Fluidi sono le due forze primordiali e gli Elementi sono le loro estensioni o modificazioni.

Si può dire che ognuno degli Elementi abbia una specifica carica ElettroMagnetica. L'Elemento Fuoco è in predominanza Elettrico, e l'Acqua è Magnetica. L'Aria rappresenta un equilibrio tra i due Fluidi (il continuum che connette questi due poli) - l'ermafrodito perfetto, capace di accettare l'influenza di entrambi i Fluidi. Il quarto polo del magnete quadripolare, l' Elemento Terra, rappresenta l'azione combinata di queste tre cariche ElettroMagnetiche.

Questo è spesso difficile da comprendere per i novizi. È richiesta un'attenta considerazione per vedere come, su un livello filosofico, la combinazione delle parti può a volte equivalere a più della somma delle sue parti. In questo caso, l'amplificazione dell'effetto si verifica perché ognuna delle parti che si combinano è una cosa dinamica. Il loro dinamismo le rende interattive e, insieme, creano qualcosa di nuovo che non esiste al livello delle loro parti indipendenti. In questo modo l' Elemento Terra contiene non solo l'equilibrio Elettrico e Magnetico dell'Aria, ma anche le polarità pure di Fuoco e Acqua. Insieme, esse funzionano in un modo dinamico, ritmico e ciclico. È la combinazione e l'interazione di queste tre parti dinamiche che fa sì che le cose manifestino solidità in ognuno dei tre mezzi o sostanze (Mentale, Astrale e Fisico).

Il lavoro serio con i Fluidi non comincia prima del Livello Otto dell'IIH, così è inutile elencare qui troppe corrispondenze per i Fluidi. Da qui all'Ottavo Livello avrete molto tempo per stringere familiarità per conto vostro con i Fluidi. Nel frattempo, ecco alcune note dai commentari di Bardon come sono stati passati ai suoi diretti studenti nel libro "Domande e Risposte" (Questions and Answers).

MENTALE (pagina 24, domanda n° 19): "Il Fluido Elettrico riempie i pensieri astratti di puro Fluido Elettrico, calore, espansione e dinamismo. Il Fluido Magnetico li riempie di puro Fluido Magnetico e degli attributi opposti. Per esempio, il Fluido Elettrico si esprime attraverso i suoi attributi nella forza di volontà, mentre il Fluido Magnetico si esprime nel polo opposto della volontà, cioè nella fede o credenza manifesta, un aspetto del potere produttivo universale".

ASTRALE (pagina 47, domanda n° 12): "La Chiaroveggenza è un'abilità Elettrica del corpo astrale; la chiaroaudienza e la psicometria sono abilità Magnetiche."

FISICO (pagina 65, domanda n° 5): "Se ci troviamo sotto l'influsso del Fluido Elettrico, allora l'Elemento Fuoco è più efficace in noi. In questo caso sentiremo caldo, o saremo attivi ai massimi gradi, lavoreremo con più diligenza, e saremo perciò interiormente saturi dall'Elemento Fuoco. Attraverso un'influsso accresciuto del Fluido Magnetico percepiamo freddo, e se il Fluido Magnetico dovesse saturarci, aumenterà l'eliminazione".

(pagina 66, domanda n° 6): "Sulla superfice del corpo umano, il Fluido ElettroMagnetico è presente come magnetismo vitale radiante. Il lato destro del corpo (nel caso di una persona che scrive con la mano destra) è il lato attivo Elettrico, laddove il lato sinistro del corpo è passivo o Magnetico. Nel caso di una persona mancina si considera l'opposto.

"Il Fluido Elettrico, attraverso la sua espansione, crea elettroni radianti all'interno di ogni corpo [cioè di ogni cosa fisica], che d'altra parte sono attratti dal Fluido Magnetico della terra [questo spiega la "gravità"]. Il Fluido Elettrico è situato all'Interno di ogni cosa che sia stata creata, perciò anche al centro della terra, laddove il Fluido Magnetico si trova sulla superficie della terra e di qualsiasi cosa sia stata creata... Il Fluido Elettrico produce gli acidi in tutti i corpi o le sostanze, organici o inorganici, da un punto di vista chimico o alchemico, laddove il Fluido Magnetico è presente in modo alcalino."

Non è necessario dire (ma lo dirò lo stesso) che i Fluidi Elettrico e Magnetico non sono la stessa cosa dei fenomeni fisici di elettricità e magnetismo. Anche se sono collegati in modo analogo, non sono la stessa cosa. I fenomeni fisici dell'elettricità e del magnetismo sono causati ognuno dal Fluido corrispondente ma non sono puramente l'uno o l'altro Fluido - ognuno di essi è composto dai quattro Elementi con una corrispondenza predominanza polarizzata di Fuoco o Acqua.

Mi è impossibile descrivere come ci si sente a accumulare e proiettare i Fluidi. L'unico modo di ottenere questa intuizione è attraverso l'esperienza diretta, la chiave per la quale è prendere attentamente nota, nella vostra vita di tutti i giorni, delle qualità che ho descritto qua sopra e cercarle, specialmente mentre lavorate con gli Elementi.

L'"Od":

Bardon menziona di passaggio l' "Od" ma non spiega realmente cosa vuol dire con questo termine. Ho sentito diverse definizioni di Od ma da quanto ho colto della definizione di Bardon, si riferisce al carattere dell'individuo, o in altri termini dell'espressione individuale della propria particolare composizione Elementale.

L'Od è di natura principalmente Elettrica. Per farla facile, è l'energia che ognuno di noi esprime attraverso i propri pensieri ed emozioni accumulati. Sul livello mentale, è il nostro atteggiamento e la qualità/quantità delle nostre idee, visti da come influenzano gli altri - in altre parole, la loro emanazione. In termini astrali, l'Od è il nostro carattere astrale o la nostra composizione emozionale, ancora nella sua fase emanativa di influenzare ciò che ci circonda. Così, una persona con un forte Od è generalmente gregario ed attivo, e una con un Od debole è passiva e timida.

Questi tre aspetti dell'Od lavorano all'unisono per produrre l'Od complessivo.

Un posto in cui Bardon parla dell'Od è nel libro "Domande e Risposte", nella sezione Astrale (pagina 50, domanda n° 21). La domanda concerne metodi di guarigione astrale e fornisce un importante indizio di cosa intende Bardon con Od:

"Si estrae l'energia vitale accumulata direttamente dall'universo e la si dirige nel corpo astrale della persona malata senza passarla attraverso il nostro corpo. In questo modo preveniamo l'indebolimento della nostra vitalità ed allo stesso tempo preveniamo il mescolamento del nostro Od (carattere) con l'Od della persona malata; altrimenti ci potrremmo infettare a nostra volta con gli attributi negativi del paziente."

Anche se Bardon parla qui dell'Od solamente in relazione alla guarigione astrale, si può dire lo stesso dell'Od mentale nella guarigione mentale, e dell'Od fisico nella guarigione fisica.

Il Magnete Quadripolare:

Bardon parla in tutti i suoi libri del Magnete Quadripolare eppure molti lettori hanno ancora difficoltà con il concetto di base, specialmente quelli che non hanno familiarità con un diagramma Ermetico noto come la "Croce delle Forze Equalizzate" (CFE). Il diagramma della CFE è un'immagine semplificata del Magnete Quadripolare ed aiuta immensamente nella sua comprensione. Prendetevi un momento per disegnarne uno per il vostro studio (o almeno visualizzatelo durante la mia descrizione).

Cominciate disegnando un cerchio con un diametro di circa 8 centimetri. Tracciate una linea verticale, da un'estremità all'altra, attraverso il centro del cerchio. Poi tracciate una linea orizzontale corrispondente attraverso il centro. Questo dovrebbe portare a un cerchio diviso in quattro sezioni, cioè a una croce equilatera inscritta in un cerchio.

Ora etichettate i poli della croce. Scrivendo appena fuori dal cerchio, mettete "Fuoco" sulla destra, "Acqua" a sinistra, "Aria" in alto e "Terra" in basso. Subito dentro il cerchio scrivete le seguenti cose: sopra la linea del Fuoco scrivete "Caldo" e sotto scrivete "Secco". Sopra la linea dell'Acqua scrivete "Umido" e sotto "Freddo". A sinistra della linea dell'Aria scrivete "Umido" e a destra "Caldo". Alla sinistra della linea della Terra scrivete "Freddo", e a destra "Secco". Al centro del cerchio, dove le due linee si intersecano, disegnate un pallino ed etichettatelo "Punto di Profondità" o "Etere".

Se volete colorare il vostro CFE, dovrete dividere ancora il vostro cerchio, questa volta in otto parti. Ripetete il lavoro che avete fatto per creare la croce equilatera ma questa volta mettetela di sbieco in modo che divida ognuna delle quattro sezioni esattamente a metà. Come vedrete, questo stabilirà dei quadranti per ognuno degli Elementi invece che solamente dei poli per essi - i quattro poli degli Elementi incontrano il bordo del cerchio al centro di ogni quadrante. Colorate il quadrante di destra con un rosso acceso per il Fuoco. Colorate quello di sinistra con un blu intenso per l'Acqua. Il quadrante in alto dovrebbe essere di un giallo brillante per l'Aria, e quello in basso dovrebbe essere di un marrone intenso o un verde oliva intenso. [In alternativa, potete usare le associazioni cromatiche elencate da Bardon: Rosso - Fuoco, Verde Bluastro - Acqua, Azzurro chiaro - Aria e marrone scuro, grigio o nero - Terra.]

E adesso, come tocco finale, potete dividere a metà (lungo la linea verticale Aria-Terra) il foglio su cui state disegnando - il Fluido Elettrico a destra ed il Fluido Magnetico a sinistra. Per quanto riguarda la parte destra del vostro foglio, dovreste colorare la parte - esterna al cerchio - di un rosso acceso (leggermente più cupo del colore che avete usato per il Fuoco). Allo stesso modo, colorate la parte sinistra del vostro foglio (ancora, fuori dal cerchio) con un blu profondo (non così intenso o acceso come quello che avete usato per l'Acqua).
Col passare del tempo, potete aggiungere qualsiasi corrispondenza desideriate al diagramma. La sua funzione più evidente è quella di illuminare sui modi in cui gli Elementi interagiscono.

La ragione principale per cui Bardon ha usato specificamente l'analogia con un magnete è stata quella di enfatizzare l'interazione non solo degli Elementi ma, più importante, dei Fluidi. Come con una calamita fisica, questi due poli opposti coesistono. Entrmabi attraggono attraverso le loro somiglianze e si respingono a vicenda attraverso le rispettive differenze. Questa è la stessa situazione del magnete quadripolare ma su una scala diversa.

Il magnete quadripolare è composto da quattro poli invece che da due. Tra di questi poli (l'Elemento Fuoco predominantemente Elettrico, l'Elemento Acqua prevalentemente Magnetico e l'equamente bilanciato ElettroMagnetismo dell'Aria) si combinano e la loro interazione crea l'Elemento Terra.

Alcui dicono che la Terra non è di per sè un elemento vero e proprio, ma l'interazione dei tre "veri" Elementi di Fuoco, Acqua ed Aria. Questo è vero solo in parte. Esso È l'interazione di tre Elementi, ma il fatto che questi tre Elementi sono dinamici e quindi interagiscono quando combinati risulta nella creazione di un fattore completamente nuovo - la combinazione alla fine è maggiore della somma delle sue parti. È il prodotto unico dell'interazione di Fuoco, Acqua ed Aria che chiamiamo Terra. Così la Terra si manifesta come uno dei poli del magnete quadripolare.

Seguendo la stessa linea di pensiero filosofico, il magnete quadripolare, proprio come i comuni magneti bipolari, è più dei suoi poli. Esso è anche l'interazione cumulativa dei suoi poli.

Al centro del magnete quadripolare si trova il "Punto di Profondità" di cui Bardon parla in IIH (Quinto Livello) e in KTQ. Questo non è altro che l'Akasha o Etere, da cui origina tutto il resto. L'universo Ermetico è infinito e uno dei suoi misteri contenuti nel magnete quadripolare è che il punto centrale è presente in ogni "dove", "quando", "chi", "cosa" e "perché" all'interno di questo infinito.

Gli Esseri degli Elementi:

Su un forum di discussione online è apparsa di recente la domande se gli esseri degli Elementi siano metaforici e contenuti nella Psiche o se siano entità indipendenti. Questa è una domanda comune considerando quanto favolistiche suonino le descrizioni su questi esseri.

La verità è che gli esseri degli Elementi sono, di per sè stessi, entità indipendenti dalla psiche umana. Le loro FORME, comunque, non sono indipendenti dalla psiche umana. Confusi?

Gli esseri degli Elementi esistono all'interno del reame astrale e in quanto tali sono percepiti come avessero una certa forma. La loro forma è simbolica così come qualsiasi forma astrale. Così la forma con cui sono percepiti varia di cultura in cultura. Le culture europee generalmente li vedono come Salamandre, Silfidi, Ondine e Gnomi, ma per esempio una cultura aborigena africana li potrebbe percepire avvolti da forme completamente diverse.

Noi umani percepiamo gli esseri astrali in modo differente perché ognuno di noi processa le proprie percezioni attraverso menti diverse. Ma questo non ne nega la realtà come esseri che hanno un'esistenza separata dalle nostre menti individuali. Sono solo le loro FORME astrali che dipendono dalla psiche umana, non le loro esistenze.

Karma/Causa ed Effetto:

È prudente che gli studenti contemplino alungo e duramente l'argomento di causa ed effetto. Questa legge è amica del mago essendo il funzionamento di questa legge che i maghi usano per plasmare la loro ascensione. Per esempio, mentre lavorate per migliorare il vostro carattere, seguirete certe pratiche che faranno sì che i vostri tratti negativi vengano rimpiazzati da altri più positivi. Causa ed effetto sono il motivo per cui si dice che la pratica renda perfetti.

Eppure il mago affronterà istanze in cui la causa e l'effetto non potranno essere usati con vantaggio. Un buon esempio è il lavoro per guarire sè stessi o un'altra persona. Ci sono alcune malattie che hanno una profonda radice karmica e il mago può scoprire che non c'è nulla che possa fare per migliorare le condizioni di un paziente. Allo stesso modo, ci sono certi eventi inevitabili (difficoltà) che il mago non può deviare a causa del fatto che hanno radice a fondo nel karma di una persona. Al mago è raramente concesso di interferire con il debito karmico di un altro.

Ci vuole una certa dose di saggezza perché il mago discerna con accuratezza quando dovrebbe lasciar stare una situazione. Questa si ottiene solo attraverso l'esperienza.

I Piani Fisico, Astrale e Mentale:

Questo, come la filosofia degli Elementi, è un costrutto umano che cerca di descrivere dei fenomeni universali. Il suo più grande difetto, secondo la mia opinione, è quello di implicare reami separati, nettamente definiti. La verità sulla questione, comunque, è che l'universo è un tutto unificato. Non esiste alcun punto esatto in cui il piano fisico termini ed inizi il piano astrale. In modo simile, non esiste un punto esatto in cui termini il piano astrale e cominci quello mentale. L'uno sfuma nell'altro e tutti e tre si interpenetrano a vicenda.

Suddividiamo l'universo in queste tre parti semplicemente perché è un modo più facile, più conveniente per afferrarne l'unità. Come tutti i costrutti, è solo uno strumento - ci conferisce l'abilità pratica di manipolare le forze universali.

Una semplice regoletta da ricordare è che affinchè esista una cosa fisica, essa deve anche avere un'esistenza sul livello astrale e su quello mentale.

Il reame astrale esiste grazie alla discesa del reame mentale nel reame fisico (o verso di esso). Esso è, per la maggior parte, una fase intermedia. La sostanza astrale si trasla rapidamente in una manifestazione fisica ed è facilmente manipolata dalla mente.

In termini del nostro essere umano, il nostro corpo mentale corrisponde alla nostra consapevolezza conscia e penetra sia la nostra forma astrale che quella fisica. Quando percepiamo il nostro corpo mentale, la sua forma ed il suo colore riflettono il nostro stato d'animo. Esso assume una forma simile alle nostre dimensioni fisiche solo quando espandiamo la nostra consapevolezza in modo eguale attraverso tutto il corpo fisico.

Il nostro corpo mentale non sente l'ambiente che ci circonda in modo simile alle percezioni dei nostri sensi fisici. I sensi del corpo mentale sono semplicemente analoghi ai sensi fisici. Per esempio, esiste un senso mentale che condivide alcune delle caratteristiche della vista fisica, ma la vista mentale rivela un universo molto diverso da quello della vista fisica.

Il nostro corpo astrale corrisponde al nostro essere emozionale o personalità e penetra nel nostro essere fisico. Quando percepiamo il nostro corpo astrale, la sua forma è molto simile al nostro corpo fisico ed il suo colore riflette lo stato della nostra personalità e le nostre emozioni.

I sensi del nostro corpo astrale sono molto simili a quelli del corpo fisico, eppure sono anche simili a quelli del nostro corpo mentale. I sensi astrali mediano tra quelli del corpo fisico e quelli del corpo mentale.

Un buon modo per stabilire la differenza tra un viaggio astrale e un viaggio mentale è quello di misurare il grado entro cui le nostre percezioni di quello che ci circonda riflettono le normali percezioni fisiche. Durante un viaggio astrale si sarà in grado di percepire sensazioni tattili come la consistenza, caldo e freddo, ecc., e si riuscirà a sentire suoni, annusare odori, e gustare sapori. Durante un viaggio mentale, invece, non ci saranno sensazioni simili a quelle fisiche.

Il nostro corpo fisico è temporaneo. Vive per un determinato periodo di tempo e poi torna a dissolversi nell'universo e i suoi componenti si disperdono. Anche il nostro corpo astrale è temporaneo anche se di durata maggiore del corpo fisico. Col passare del tempo, anch'esso si dissolve. Solo il nostro corpo mentale, o spirito, è eterno. Esso discende in una lunga successione di forme fisiche ed astrali temporanee ma non si dissolve di per sè.

I tre corpi dell'essere umano servono come utile analogia per comprendere l'interazione dei tre reami corrispondenti. Uno dei vantaggi del sistema di Bardon è quello di fare direttamente riferimento tra i tre reami e i tre corpi degli studenti. In questo modo, gli studenti imparano ad esperire ogni reame esperendo in primo luogo il suo impatto sulle loro personali esperienze. Il sentiero conduce dall'intimamente personale all'universale.

Religione:

La questione religiosa spesso preoccupa gli studenti principianti. Ci si trova davanti al dover decidere come combinare il proprio punto di vista religioso (se lo studente ha una religione alla quale aderisce) con quello della magia. Ogni studente si deve, naturalmente, trovare da solo una soluzione a rompicapo.

L'unico consiglio che posso porgere è di mantenere una mentalità aperta. A dire il vero, la magia può coincidere con qualsiasi religione. Essa ha infatti assunto qualsiasi forma attraverso i secoli e la si può trovare all'interno di qualsiasi religione nota all'uomo se la si cerca con occhi addestrati nei rudimenti della magia.

Per il mago, la parte più importante della religione è il sentimento della devozione che questa instilla nel praticante. La devozione, specialmente quando si manifesta attraverso l'atto dell'adorazione, è una forza molto potente che il mago può adoperare nel proprio processo di ascesa spirituale.

Ascetismo e sessualità:

Bardon si esprime in modo molto chiaro su quello che intende col termine ascetismo. Fondamentalmente parla di autodisciplina ed autocontrollo. Raccomanda sempre un approccio equilibrato che non sfoci in estremismi di qualsiasi tipo. Nondimeno spesso sorge la domanda sul fatto che gli studenti debbano o meno astenersi dal sesso in ogni sua forma.

Laddove molti sistemi differenti consiglino l'astinenza sessuale come un modo per ottenere la purezza o aumentare la forza di volontà, non è questo il caso nel sistema di Bardon. Per il mago, è chiaro che una completa astinenza da qualcosa di tanto inerente e naturale per la fisiologia umana come il sesso, è una forma di estremismo che produce poco più che squilibrio. Ci potranno essere occasioni nella vita di un mago in cui una temporanea astinenza dalle pratiche sessuali sarà produttiva, ma sono rare e solo per scopi ben specifici.

In generale, una sessualità sana è parte vitale del condurre una vita sana e ben equilibrata. Non è semplicemente una funzione corporale essenziale, è anche una parte essenziale del benessere emozionale di una persona.

Molti maghi di sesso maschile praticano quella che è nota come "ritenzione del seme" e riferiscono che questa pratica è benefica su più livelli. Si tratta di una semplice tecnica che consiste nell'applicare pressione sui tubi che trasportano lo sperma prevenendo in questo modo l'eiaculazione. Di solito questo non ha effetti nocivi sull'orgasmo maschile e, di fatti, spesso aumenta l'effetto energizzante che l'orgasmo ha sul corpo maschile.

Diversi anni fa, un tale mi disse che l'omosessualità è dovuta a uno squilibrio nell'Elemento Acqua e che è qualcosa che il mago dovrebbe superare. Dopo una breve discussione divenne chiaro che le sue opinioni sull'omosessualità non avevano nulla a che fare con la magia di per sé. Il suo pregiudizio era dovuto alla sua educazione e la sua morale personale e non aveva reale fondamento nella filosofia degli Elementi.

Di fatto, questo aspetto della sessualità non ha nulla a che fare con l'equilibrio degli Elementi. L'omosessualità, la bisessualità e l'eterosessualità sono tutte naturali e nessuna è più o meno sana delle altre. Spero che nessuno studente abbia paura che la sua specifica sessualità gli impedisca di seguire un sentiero magico.

Le uniche parti della sessualità che abbiano effetto sulla crescita spirituale e sull'avanzamento nella magia sono come ci si sente nei confronti del proprio orientamento sessuale e come si trattano le altre persone con cui si ha una relazione sessuale. In altre parole, sono gli aspetti emozionali e morali della sessualità - quelle pratiche il mago può cambiare e migliorare - che interessano l'ascesa spirituale.

Tornando all'argomento principale; altre forme di ascetismo, come il digiuno, l'autoflagellazione, l'autodeprivazione e così via, non sono consigliabili. Queste pratiche producono solo squilibri. L'equilibrio è raggiunto attraverso la moderazione e il controllo disciplinato, ed è questa la strada consigliata da Franz Bardon.

Tempo:

Il tempo non è un argomento che Bardon abbia trattato nella sezione "Teoria" dell'IIH. Ciò nonostante, penso che abbia un'importanza tale per gli studenti della magia che ho scelto di dire qui qualche parola a riguardo.

È difficile separare la realtà obiettiva del tempo dalla percezione soggettiva, umana che ne abbiamo. Entrambe rivestono un interesse per il mago.

Come esseri umani fisici abbiamo esperienza del tempo come di una cosa che si estende davanti a noi e alle nostre spalle. Ci sembra che il tempo si muova in avanti, o che siamo noi a muoverci in avanti attraverso il tempo. In ogni caso, percepiamo un movimento in avanti del tempo.

Per seguire questo avanzamento, abbiamo costruito elaborati metodi per misurare il passaggio del tempo. Dividiamo il tempo in secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni, ecc.

Nel momento in cui sto scrivendo queste parole, sono le ore 1:10 p.m. secondo la fascia oraria della Costa Pacifica, ed è il 3 Marzo dell'anno 2001. Questo è un fatto rilevante per la mia esistenza mondana in quanto mi aiuta a collocarmi nel contesto dei miei orari programmati, ma come mago riveste per me una scarsa rilevanza.

Nella magia, c'è solamente un aspetto del tempo che rivesta una reale rilevanza, ed è il momento presente dell'Adesso. Le eccezioni a questo si presentano quando il mago ha bisogno di prefissare una durata per un certo atto magico (come quando si mantiene effettiva una guarigione magica fino a quando un paziente non sta bene) o quando si allinea un dato rituale con eventi astrologici favorevoli, ecc.

L'essenza del tempo è il cambiamento sequenziale. Il numero di cambiamenti che si verificano all'interno di ogni istante è davvero infinito. Non esiste stasi - nessun momento in cui il cambiamento cessa e tutto rimane lo stesso. Questo è il punto cruciale di quanto differenzia la nostra percezione soggettiva del tempo dalla sua realtà oggettiva.

In quanto esseri umani fisici, non siamo capaci di percepire l'infinito numero di cambiamenti che si verificano in ogni momento. Tutto quello che possiamo fare è afferrare una piccola quantità di cambiamenti ad ogni singolo istante. Le meccaniche della percezione umana sono tali che riceviamo l'equivalente di una fotografia del momento presente - alterandola in un'immagine statica ed immutabile degli eventi - e poi ne decodifichiamo il significato che assume per noi. Questo succede molto rapidamente e noi sviluppiamo una catena di questi "fotogrammi" e da questo procedimento otteniamo l'impressione di un movimento simile a quella che si ha guardando un film composto da 24 immagini statiche per secondo.

Questo ha l'effetto di porci sempre leggermente fuori sincrono temporale ed emozionale rispetto al tempo reale o tempo oggettivo. Nel tempo oggettivo, esiste solo una parte - il momento presente dell'Adesso. Oggettivamente, l'Adesso è eterno ed in uno stato incessante di cambiamento. Esso non ha movimento - semplicemente, È.

Il momento presente ha tre componenti:
1. Cambiamento infinito.
2. Continuità infinita. È questa che rende un momento così simile a quello che lo precede e a quello che lo segue.
3. Attualità (la qualità di "essere adesso"). Questa è la sensazione di immediatezza inerente nella nostra esperienze del momento presente.

Processato dal cervello umano, l'infinito momento presente viene percepito come una sequenza di momenti finiti. Così sentiamo che ci sono momenti passati, momenti presenti e momenti futuri. Ma il mago dovrebbe comprendere chiaramente che al livello fisico della nostra esistenza, il passato è solamente una funzione della memoria e il futuro è solamente una funzione della nostra immaginazione creativa. Non si può veramente dire che il passato o il futuro esistano al presente.

In apparente contraddizione con questo discorso, parliamo di un'eternità che comprende il passaggio del tempo nella sua interezza e ci domandiamo se abbiamo o meno un libero arbitrio.

Vi dico che non esiste contraddizione, o meglio, che le contraddizioni coesistono in modo piuttosto confortevole. Laddove il momento presente è tutto quello che esiste veramente all'interno del reame fisico in cui il tempo è coinvolto in modo tanto intimo con lo spazio, nelle parti più effimere del reame non fisico in cui regna l'eternità, il tempo nella sua totalità (passato, presente e futuro, in altre parole) esiste simultaneamente e completamente.

Il tempo è infinito in modo multidimensionale. Quando si esperisce l'eternità, l'intera infinità multidimensionale del tempo viene percepita come un Adesso unificato. Da questa prospettiva, la questione del libero arbitrio è irrilevante a causa del fatto che l'infinito implica che ci siano abbastanza opzioni da accomodare il numero infinito di strade diverse che si può scegliere di imboccare. In altre parole, ci vuole il libero arbitrio per creare e seguire l'infinito numero di scelte che riempiono l'eternità. Dal punto di vista magico, questa è la verità di base dietro le teorie di molti fisici moderni riguardanti l'idea che esiste un numero infinito di universi che seguono un infinito numero di linee temporali. L'eternità non è piena di infinite possibilità, è invece piena di infinite attualità. In altre parole, ogni possibilità è attualizzata - se così non fosse, allora l'eternità non sarebbe veramente infinita.

Quello che ci impedisce di percepire costantemente l'eternità con la nostra normale consapevolezza è il fatto che in quanto esseri umani fisici siamo intimamente vincolati nella sequenzialità. Sotto ogni aspetto, una cosa ne segue un'altra. Un'idea conduce ad un'altra idea, un'azione è seguita da un effetto, e così via. Percepire l'eternità (e un qualsiasi infinito nella sua interezza, se è per quello) richiede che si rimuova il proprio sé verso una prospettiva non sequenziale. Questa prospettiva è talmente estranea alla nostra esistenza di tutti i giorni che ne consideriamo di rado anche solo le implicazioni, per non parlare delle possibilità.

Il reame fisico è governato sia dallo spazio che dal tempo. Devo però dire che è difficile separare lo spazio dal tempo poiché senza il fattore temporale, lo spazio non esisterebbe.

Il reame astrale media tra il reame fisico densamente sequenzializzato e l'aspetto non sequenziale del reame mentale. Così il reame astrale non è completamente vincolato alla sostanza e per questa ragione si dice che lo spazio non sia importante nell'astrale. Questo è vero solo in parte. Per il mago è vero specialmente quando si tratta di viaggi astrali e comunicazioni astrali con altri esseri. In altre parole, il mago ben addestrato può viaggiare verso qualsiasi posto fisico attraverso il reame astrale e comunicare con altri esseri a prescindere da dove questi possano risiedere nello spazio. Il tempo (ovvero la sequenzialità) mantiene comunque una ferma presa sul reame astrale e per viaggiare realmente attraverso il tempo, il mago deve lavorare all'interno del reame mentale.

Il reame mentale ricopre sia il reame della sequenza (tempo) e quello non sequenziale (eternità). Entro le più alte vette del reame mentale, non esiste sequenzialità e si esce, per così dire, dal tempo, e si vedono le cose da una prospettiva eterna. Nelle parti più basse del reame mentale (quella del pensiero sequenziale e della materia fisica) il tempo è un fattore rilevante. Solo al livello in cui il reame mentale interseca quello fisico lo spazio diventa un fattore rilevante, ma questa è una piccola parte del reame mentale complessivo e perciò si dice che né il tempo né lo spazio restringono la sostanza mentale.

Gli studenti della magia riceveranno grande beneficio dall'analisi della natura della percezione umana e del tempo stesso. Meditazioni ripetute su questo argomento, la sperimentazione e la lettura degli scritti disponibili contribuiranno all'avanzamento della loro comprensione.

E non preoccupatevi, c'è un sacco di tempo…

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A Bardon Companion

(c) 2002 By Rawn Clark

 Italian Translation
(c) 2004 By Ervè Aimaro & Bari Raja

Rawn's Commentary Upon
INIZIAZIONE ALL'ERMETICA

Materiale Introductivo

Introduction & Theory

Livello Uno

Livello Due

Livello Tre

Livello Quattro

Livello Quinto

Livello Sei

Livello Sette

Livello Otto

Livello Nove

Livello Dieci