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Livello Tre

Il terzo livello si apre con un commento sui "Quattro Pilastri del Tempio" - Conoscenza, Volontà, Coraggio, Silenzio. L'interpretazione data a questi termini è spesso errata o imprecisa, quindi aggiungerò qualche mio commento.

Conoscenza: non si intende qui imbottire la mente con una moltitudine di concetti e fatti, dato che ciò, da solo, non aiuta affatto la progressione magica dello studente. Il tipo di conoscenza importante per l'apprendista è piuttosto quella acquisita con studio e pratica congiunti. Come ogni studente serio d'Alchimia vi dirà, l'apprendimento, da solo, non farà di voi un Alchimista. La vera Conoscenza si sviluppa solo trasportando nella pratica quello che lo studio ha insegnato. Ciò conduce alla Comprensione e, eventualmente, alla Saggezza.

Volontà: non si tratta qui solo del potere che ha la volontà magica nel superare ogni ostacolo, ma anche la facoltà di nutrire l'assoluta certezza che tutto ciò che si vuole già esiste. Facoltà ancora più importante quando si tratterrà di utilizzare l'affermazione e l'immaginazione plastica. La volontà aumenta con la pratica - è qualcosa che si può sviluppare. Con una forte volontà, molte porte rimaste chiuse all'uomo comune si aprono dinanzi al mago. Ma la volontà del mago non dovrebbe mai essere utilizzata in modo violento per aprirsi in maniera inconsiderata il cammino attraverso un ostacolo. La sua volontà dovrebbe, invece, essere come la forza dell'acqua che cola - penetrare e contornare gli ostacoli invece di distruggerli senza pietà.

Coraggio: ci si riferisce ad una volontà inflessibile di resistere a tutti gli ostacoli e di accettare tutte le sfide alle quali un mago si trova confrontato. Alla base del coraggio vi è l'abilità di controllare le nostre paure e superarne i limiti. Ciò non significa che dobbiamo ignorare la paura, perché essa costituisce un elemento importante e naturale del nostro istinto di conservazione. Piuttosto, quando la paura si presenta, bisogna considerarla come una preziosa informazione ma, secondo il caso, metterla subito da parte. Tranne quando la vita è davvero minacciata, il mago non permette che la paura sia una barriera ai suoi progressi. Per il neofita, questo aspetto del coraggio entra in gioco quando intraprende il lavoro di introspezione e di trasformazione dell'essere. Spesso troverà aspetti in lui che richiederanno coraggio per affrontarli e superarli. Un modo per migliorare il proprio coraggio con la meditazione è di valutare le conseguenze esatte che una situazione che ci riempie di timore potrebbe presentare. Tranne in caso di morte o smembramento, le conseguenze di molte situazioni si avverano minori del temuto, spesso amplificate dalla paura stessa, e assumono, quindi, grandezze sproporzionate. Ci sono altri modi di migliorare il proprio coraggio. Per quanto mi riguarda, per esempio, ho una paura innata dell'altitudine, quindi ho scelto, per un breve periodo di tempo, di lavorare come lavavetri. Per far ciò, ha avuto bisogno di salire su scale molto alte, e, con molta prudenza, sono stato in grado di vincere la mia paura. Il timore innato mi è rimasto, ma ora so che questa paura superava di gran lunga il reale pericolo e non mi impedisce più di valutare i miei limiti.

Silenzio: Si tratta del pilastro meno compreso dei quattro. Alcuni interpretano questa affermazione come un'interdizione assoluta del parlare di magia o delle nostre esperienze, ma non è corretto. Se così fosse, allora perché Bardon avrebbe scritto ed insegnato sull'argomento come l'ha fatto? Questa necessità del silenzio si differenzia in due preoccupazioni distinte: l'ego personale ed il carattere sacro dell'esperienza magica. La parte dell'ego umana che aspira alla stima altrui deve essere eliminata da ogni studente in magia. In questo caso, il silenzio sulla natura e la portata dei nostri esperimenti e attitudini magiche si avvera molto utile. Se ci lasciamo andare all'ostentazione di una certa onnipotenza, alimentiamo questa porzione dell'ego e ci discostiamo da mete più elevate. Mantenendo il silenzio su questi dettagli eviteremo di gonfiare il nostro ego e faciliteremo il compito di combatterlo. Inoltre, gli esperimenti in magia sono di natura molto intima e personale. Diventa facile profanare l'intimità di tali esperienze se ne discutiamo nei minimi particolari con altri. Queste trasgressioni possono rivelarsi nocive per lo studente, diminuendo così l'importanza di tali esperimenti. Per quanto mi riguarda, non ho alcun problema nel discutere i rudimenti della magia, ma non rivelo mai i dettagli intimi dei miei esperimenti. Questo riserbo si è già rivelato proficuo al mio progresso e vi raccomando di far prova di una prudenza simile. Tale forma di silenzio forma una potente carica di intimità nei vostri esperimenti che non si può raggiungere in alcun altro modo.

Mentale:

Gli esercizi del terzo livello permettono allo studente di fare un passo in più nell'arte della visualizzazione creativa. Questa visualizzazione creativa descritta da Bardon è unica, nel senso che lo studente se ne appropria man mano la tecnica e mantiene il controllo assoluto su ciò che visualizza.

Tale tecnica è importante per il progresso magico dello studente per diverse ragioni. Rinforza la volontà e la concentrazione, affina i sensi fisici insieme ai loro corollari astrali e mentali e prepara lo studente ai lavori magici di proiezione astrale e mentale seguenti.

Anche se la visualizzazione creativa a questo stadio è solo un processo mentale, condurrà, combinata con gli altri esercizi, a vere e proprie esperienze astrali. La distinzione fra una proiezione mentale che comporta sensazioni quasi fisiche e una vera proiezione astrale (che anche comporta sensazioni quasi fisiche) è minima, ma è qui l'astuzia. Dato che tale distinzione è così minima, la maestria della proiezione mentale multi-sensoriale conduce con molta naturalezza lo studente all'arte della proiezione astrale.

La differenza principale consiste nel fatto che, durante una proiezione astrale, la sfera visitata non dipende dalla proiezione mentale del mago, ma ha una propria esistenza (lo stesso si potrebbe dire di un vero viaggio mentale tranne che durante un viaggio mentale non si risente alcuna sensazione fisica).

Un'altra differenza importante è che in una vera proiezione astrale il mago deve separare coscientemente il corpo astro-mentale da quello fisico, cosa che non avviene in una proiezione mentale.

Un altro aspetto di questi esercizi che merita attenzione è che attraverso la pratica della visualizzazione creatrice, lo studente impara a creare efficacemente un'immagine attraverso cui possa viaggiare astralmente. Una visualizzazione creativa, minuziosamente concepita, stabilisce effettivamente un legame con la sua controparte astrale. E', per esempio, il segreto che si nasconde dietro la proiezione di un simbolo occulto nell'astrale - il simbolo è proiettato mediante un'intensa visualizzazione creativa che connette tale proiezione alla controparte astrale del simbolo e lo rende accessibile all'esplorazione del corpo astro-mentale del mago.

Alla luce di quanto esposto, spero che lo studente comprenda l'importanza di questi esercizi. In effetti, ogni esercizio che ritroviamo nell'IIH è d'importanza primordiale per uno sviluppo magico costante e equilibrato; nessun esercizio, quindi, dovrebbe essere sottovalutato.

Se lo studente ha acquisito una pratica sufficiente con gli esercizi di concentrazione su un senso del Secondo Livello, utilizzare due o più sensi alla volta non dovrebbe presentare per lui alcuna difficoltà nel Terzo Livello. Questi esercizi sono presentati in una sequenza ben specifica da seguire alla lettera.

Il primo implica la proiezione esterna di una scena. Bardon usa l'esempio di un pendolo dove si combinano la visualizzazione dell'orologio e il movimento del bilanciere con il suono del tic-tac. Tale proiezione dovrebbe rimanere sospesa dinanzi ai vostri occhi. Seguono le visualizzazioni di un ruscello, di un campo di grano, ecc., ma c'è da notare che si tratta di scene che devono rimanere separate dallo studente - non sono scene di cui circondarsi e ritrovarsi al centro.

Questo primo esercizio assomiglia molto a quelli del Secondo Livello, con la sola differenza che si usano, in quest'ultimo caso, più sensi contemporaneamente. Si consiglia di eseguirlo con gli occhi aperti. Lo scopo ricercato è quello di imparare a combinare più sensi.

Non passate all'esercizio seguente prima di essere del tutto pratici del precedente. Lavorate stavolta con gli occhi chiusi con una scena familiare di cui vi circonderete, diversamente da una proiezione separata da voi e sospesa nell'aria davanti ai vostri occhi come nel caso dell'esercizio precedente. All'inizio, create questa scena in modo esclusivamente visuale - lo scopo è di abituarsi ad entrare in una scena.

Dopo aver mantenuto la visualizzazione per cinque minuti, create una scena e aggiungetevi il suono, in seguito aggiungete una sensazione, ecc. Dovete partecipare interamente all'esperienza - percepite ogni particolare, udite ogni suono, risentite ogni sensazione. Potrete anche aggiungere l'odorato e il gusto se lo ritenete opportuno.

Quando avrete raggiunto una buona pratica con gli occhi chiusi, procedete all'esperimento con gli occhi aperti. L'obiettivo si potrà considerare raggiunto quando otterrete lo stesso grado di implicazione nella scena che ottenete con gli occhi chiusi.

Segue un esercizio in cui dovrete circondarvi di un paesaggio che non vi è familiare. Lavorate come in precedenza, con più sensi possibile. Cominciate con gli occhi chiusi, poi, quando considerate di aver raggiunto un'abilità sufficiente, passate al lavoro con gli occhi aperti. Lavorare con una scena non familiare richiede un grado più elevato di immaginazione ed è questo lo scopo di tale variazione.

Ci volgiamo, in seguito, verso la visualizzazione multi-sensoriale di animali. Cominciate con la visualizzazione di animali statici e impadronitevi della percezione con gli occhi chiusi, poi aperti. (Nota: si tratta qui di una proiezione, non di una scena in cui siete presenti).

Mettete ora questi animali in movimento, prima con gli occhi chiusi, poi aperti. Cominciate con animali che vi sono familiari prima di passare ad altri che non lo sono.

L'ultimo esercizio di questa sezione riguarda la visualizzazione di esseri umani. Cominciate con persone familiari e proiettate la loro immagine senza suono, senza odori o movimento, prima con gli occhi chiusi, poi aperti. Continuate in seguito lo stesso esercizio con persone sconosciute.

Quando la pratica di tale visualizzazione con un solo senso è ben stabilita, passate alla proiezione di persone familiari aggiungendovi la parola e il movimento. Impiegate più sensi che potete, lavorando, ancora una volta, con gli occhi chiusi, poi aperti. Ripetete, per finire, lo stesso esercizio con persone sconosciute.

Qui si chiude la formazione magica del corpo mentale del Terzo Livello. Alla fine di questi esercizi la vostra attitudine alla visualizzazione creativa dovrebbe essere più che affinata. Dovreste essere ora in grado di situarvi in ogni scena voluta, per il tempo che volete, popolandola di ogni persona o animale che volete e utilizzando tutti i sensi che volete.

D&R

1) Quale grado di realismo dovrebbero avere le mie visualizzazioni multi-sensoriali?

Dovrebbero essere tanto reali che, alla fine, tentando di afferrare qualcosa, dovreste essere sorpresi di non incontrare alcuna sostanza fisica. La qualità dei dettagli dovrebbe essere di una tale esattezza da non distinguere la differenza con l'oggetto reale.

2) Perché lavorare prima con gli occhi chiusi e poi con gli occhi aperti?

Perché entrambe le facoltà rappresentano preziose attitudini pratiche per il mago. Cominciamo con gli occhi chiusi perché è generalmente il modo più facile d'imparare l'esercizio alla base. Una volta impratichiti bene con gli occhi chiusi, diventa allora relativamente facile estendere la pratica con gli occhi aperti. Dovremmo raggiungere, sia con gli occhi aperti che chiusi, la stessa qualità di visualizzazione multi-sensoriale

3) Qual è la differenza fra una visualizzazione sospesa nell'aria dinanzi a me ed una in cui entrare?

Anche qui si tratta di due diverse attitudini molto utili per il mago. Un esempio del tipo di visualizzazione "dinanzi agli occhi" è immaginare un pendolo sospeso al muro. In questo caso ci sono poche implicazioni dirette con la visualizzazione.

Un esempio, invece, di visualizzazione multi-sensoriale "circondante" potrebbe essere immaginare una stanza intera intorno a voi. In questo caso, si stabilisce una relazione intima con la scena e potete usare simultaneamente i cinque sensi.

Gli esercizi cominciano con il tipo di visualizzazione "dinanzi agli occhi" perché è il modo più semplice d'imparare la tecnica di base e rende la transizione verso il tipo multi-sensoriale "circondante" più facile.

Astrale:

Prima di incominciare questi esercizi di "Formazione magica del corpo astrale" del Terzo Livello, l'allievo DEVE (!) aver già raggiunto un equilibrio rudimentale degli Elementi nella sua personalità. Al fine di evitare qualsiasi effetto nefasto sulla psiche e sul fisico, lo studente deve assolutamente assicurarsi di non avere eccessi negativi di un Elemento nella sua personalità. Tutti i fattori più sgradevoli dello specchio negativo devono essere stati trattati e eliminati.

Questa raccomandazione deve essere presa molto sul serio. Non importa quanto siate impazienti di progredire; non cominciate, in nessun caso, questi esercizi finché non avrete stabilito un equilibrio rudimentale. Se, per esempio, avete ancora forti aspetti negativi dell'Elemento Fuoco che influenzano la vostra personalità, lavorare come lo prevede questa sezione con tale Elemento, non farà altro che aggravare questo squilibrio e causarvi, a lungo termine, gravi problemi. Se invece avete già trasformato i vostri aspetti negativi predominanti, il lavoro con gli Elementi vi aiuterà a fortificare gli aspetti positivi della vostra personalità e produrrà solo felicità.

Come citato da Bardon, questo lavoro con gli Elementi è l'arcano più importante della magia.. E' la radice di ogni vera attitudine magica, e merita la massima attenzione dello studente.

Il sistema che Bardon ha tracciato a grandi linee nell'IIH si differenzia da tutti gli altri sistemi in quanto insegna agli studenti a produrre effetti magici mediante la manipolazione diretta dell'Elemento.. Gli studenti dell'IIH non cominciano la loro formazione rimettendosi ad altre creature per produrre tali effetti (per es. le Creature degli Elementi, i rituali caricati da altri, ecc.). Con l'IIH questo rappresenta un lavoro più tardivo, consigliato solo quando lo studente avrà raggiunto da solo la padronanza degli Elementi tramite la manipolazione diretta ottenuta con la pratica. E' questo che, secondo Bardon, differenzia il mago dallo stregone.

Questi esercizi di formazione magica della psiche combinano le tecniche già acquisite di visualizzazione, di ideazione e di respirazione cutanea cosciente. In termini semplici, lo studente visualizza il suo corpo completamente circondato da una sfera infinita dell'Elemento con cui lavora (es. rossa per il Fuoco), carica poi la visualizzazione dell'ideazione dell'Elemento (es. calore e forza di espansione per il Fuoco), poi assorbe questa visualizzazione così caricata inalandola attraverso l'intero corpo.

Bardon suggerisce di cominciare con sette inspirazioni, poi di aumentare con il tempo fino a raggiungerne una trentina, e consiglio di seguire le sue istruzioni. E' importante avanzare lentamente, per permettere al corpo di abituarsi alla carica Elementare ed evitare quindi ogni effetto negativo.

Bardon suggerisce un colore particolare per ogni Elemento, per favorirne la visualizzazione: rosso per il Fuoco, azzurro per l'Aria, verde-blu per l'Acqua, giallo, grigio o nero per la Terra. Non è necessario aderire alla lettera a tali corrispondenze. Personalmente, uso i seguenti colori: rosso per il Fuoco, giallo per l'Aria, blu cyan per l'Acqua, marrone, grigio scuro o nero per la Terra. Si tratta di corrispondenze con cui lavoravo già prima di incontrare l'IIH e sono quelle con cui mi trovo meglio. Se siete, quindi, già abituati ad utilizzare una serie di colori diversi da quelli proposti da Bardon, potete continuare ad usarli, se preferite.

Il più importante, in questi esercizi, è la sensazione che l'Elemento evoca in voi. Dovete risentire il calore e l'espansività del Fuoco, ecc. Deve diventare una vera sensazione fisica.

(Nota: Bardon parla qui e anche in diversi altri punti, di ciò che si può compiere con gli Elementi. E' importante comprendere che si tratta solo di esempi di cosa sia realizzabile dopo anni di applicazione, e non si tratta affatto di requisiti richiesti.. Sono pratiche estreme sconsigliate allo studente in quanto lo distolgono dall'obiettivo, più importante, di una progressione magica equilibrata).

Gli esercizi in sé sono molto semplici. Cominciate con una visualizzazione, caricatela poi dell'ideazione appropriata. Inspirate l'Elemento tramite il corpo intero con la pratica ormai familiare della respirazione cutanea. Anche in questo caso, evitate di alterare il ritmo normale della respirazione - se ce n'è bisogno, prendete delle inspirazioni vuote. Cominciate con sette inspirazioni e aumentate di una ad ogni esercizio fino a raggiungerne trenta. Dopo aver inspirato la quantità dell'Elemento desiderata, prendete un po' di tempo per sentire le proprietà dell'Elemento e diffonderle in maniera uniforme in tutto il corpo.

Terminata questa fase di inalazione e contemplazione, espirate magicamente (con la respirazione cutanea del corpo intero) la stessa quantità di Elemento che avete assorbito. L'idea è di eliminare ogni eccesso dell'Elemento accumulato. Utilizzate lo stesso numero di espirazioni quante erano le inspirazioni, e assicuratevi di espirare la stessa quantità dell'Elemento che avete inspirato.

Questo è molto importante; non è bene, infatti, andarsene in giro con un sovraccarico dell'Elemento per un periodo di tempo prolungato dopo l'esercizio. Nello stesso modo, non è consigliato eccedere nell'altro senso, cioè ridurre la quantità normale di un Elemento nel vostro corpo. In altri termini, non espirate né più né meno che la quantità che avete inspirato.

Assimilate l'esercizio con gli occhi chiusi, poi aperti. Non trascurate mai questo modo di lavorare con gli occhi chiusi, poi aperti, questa diventerà un'abitudine importante un po' più tardi nel corso della formazione, quando trasporterete queste tecniche alla pratica quotidiana.

Una volta impratichiti dell'inspirazione e dell'espirazione dell'Elemento Fuoco e aumentata la capacità fino a trenta inalazioni, passate all'Elemento Aria. Non lavorate con il Fuoco una volta per passare all'Aria il seguente, ecc. Impadronitevi di un Elemento alla volta e lavorate nell'ordine che Bardon raccomanda. E' importante seguire la sequenza come viene indicata, e si consiglia allo studente di attenersi scrupolosamente.

La formazione magica della psiche sarà completa per il Terzo Livello quando sarete in misura di assorbire ne vostro corpo ognuno dei quattro elementi con una facilità equivalente, sia con gli occhi chiusi che aperti.

D&R

1) Il modo di inspirare un elemento è diverso da quello dell'energia vitale?

La tecnica è praticamente la stessa - circondarsi di un universo dell'Elemento/energia per poi l'inspirare. La differenza principale consiste nel fatto che l'Elemento richiede più ideazione dell'energia vitale. Ogni elemento si risente diversamente e la loro evocazione è meno facilmente percettibile dell'energia vitale. In generale, gli Elementi richiedono più concentrazione e dovete passare più tempo per fissare le idee associate ad Essi.

2) Le direttive suggeriscono di aumentare lentamente il numero di inspirazioni. Questo vuol dire che sto accumulando gli Elementi in modo dinamico? In cosa questo esercizio si differenzia da quello del Livello Quattro?

Negli esercizi di respirazione degli Elementi del Terzo Livello, esiste un determinato livello di accumulazione che si traduce in un dinamismo (radiazione), ma non c'è una vera "condensazione" degli Elementi. La condensazione degli Elementi è riservata agli esercizi del Quarto Livello. Riprenderemo più tardi tale distinzione.

3) Con quale grado di chiarezza devo risentire ogni Elemento? Devo davvero sentire un aumento della temperatura con l'Elemento Fuoco?

La percezione di ogni Elemento dovrebbe essere limpida come il cristallo. Non è necessario, in effetti, prendere un termometro per misurare la vostra temperatura corporea, ma dovreste effettivamente progredire fino al punto di sentire un aumento della temperatura generale del vostro corpo. Dovreste, nello stesso modo, sentire gli attributi di ogni Elemento come se si trattasse di sensazioni fisiche. Con l'Acqua dovreste sentire il vostro corpo raffreddarsi, con l'Aria alleggerirsi e con la Terra appesantirsi.

4) Qual è il significato dei colori e delle sensazioni associate ad ogni Elemento?

In primo luogo tali fattori vi aiutano a mettervi in contatto con l'Elemento stesso. In secondo luogo, l'elaborazione dell'immagine (colore e forma) e della sensazione associata a qualcosa costituisce una parte importante della pratica futura. Alla fine, imparerete ad elaborare non solo l'immagine e la sensazione, ma anche la tonalità musicale e il significato di ogni forza che vorrete proiettare magicamente. Più avanti nell'IIH e nel KTQ Bardon parla di una "concentrazione a tre sensi" e di un'"azione quadripolare" basata sulla corrispondenza Elementare. Tali esercizi del Terzo Livello pongono le basi di queste future attitudini magiche.

Fisico:

Nel Terzo Livello gli esercizi di formazione magica del corpo fisico spingono un po' più in là la pratica della respirazione cutanea. La prima tappa di tale sviluppo è la respirazione dell'energia vitale di ogni parte del corpo. Ci sono due importanti motivi per effettuare tale pratica. La prima, come sottolinea Bardon, è che tale pratica vi apporterà un certo grado di controllo su ogni parte del vostro corpo. La seconda, che Bardon non menziona, è che tale pratica insegna allo studente la manipolazione del proprio corpo mentale.

Come già citato nella sezione "Teoria", il corpo mentale è molto flessibile, può assumere ogni forma desiderata e trasportarsi in ogni luogo. La forma del corpo mentale è determinata da ciò che incorpora la sua consapevolezza. Così, nell'esercizio seguente, quando fate passare la vostra concentrazione ad una parte specifica del vostro corpo, alterate effettivamente la forma e la localizzazione del vostro corpo mentale, fino ad assumere la forma e il luogo dell'organo con cui lavorate. Tale pratica preliminare sviluppa un'attitudine che diventerà importante negli stadi seguenti e che coinvolgeranno la pratica della proiezione della coscienza negli oggetti e negli esseri, così come la pratica del viaggio mentale.

Se non conoscete esattamente la posizione dei diversi organi del vostro corpo, vi consiglio di procurarvi un libro che fornisca un riferimento visivo della loro ubicazione. Studiate tali informazioni prima di intraprendere gli esercizi.

Il primo esercizio implica l'inspirazione e l'espirazione dell'energia vitale attraverso ogni parte e organo del corpo. Non si tratta di una "accumulazione" dell'energia vitale - ogni inspirazione è seguita dall'espirazione di questa energia. Bardon suggerisce sette respiri (ispirazione e espirazione). L'idea è di imparare a respirare attraverso ogni organo - l'accumulazione dell'energia vitale in tale organo verrà più tardi.

E' prudente, come suggerisce Bardon, cominciare dai piedi e lavorare risalendo lentamente verso la testa. Per quanto riguarda gli organi e le parti del corpo che vanno a coppia (es. piedi, mani, braccia, orecchie, occhi,polmoni, reni, ecc.) si consiglia di respirare prima da un lato, poi dall'altro, poi dai due contemporaneamente.

Credo che, per questo esercizio, sia meglio sdraiarsi, ma, se preferite, potete usare l'asana di vostra scelta. Raggiungete una sensazione di perfetto rilassamento. Trasportando la vostra coscienza in un organo o una parte del corpo, stabilite una connessione sensoriale molto chiara con quest'ultimo. Per esempio, quando portate la vostra attenzione sul piede destro, dovete sentire ogni dito ed ogni punto sia in superficie che all'interno del vostro piede. Solo a questo momento cominciate la respirazione cutanea. Questa si realizza partendo dall'interno dell'organo dove la vostra coscienza dovrà essere ben piantata.

Mentre con un piede o con una mano questo sarà relativamente facile, diventa invece più difficile con gli organi interni, dato che la connessione sensoriale è generalmente meno sviluppata con questi. Lo studio delle tavole anatomiche sarà quindi molto utile a tale riguardo.

Questo primo esercizio sarà completo quando sarete in misura d'inspirare e espirare l'energia vitale attraverso ogni organo e parte del vostro corpo.

L'esercizio seguente implica "l'accumulazione" dell'energia vitale in tutto il corpo. L'accumulazione si differenzia dalla semplice respirazione dell'esercizio precedente. Qui, invece di inspirare ed espirare ogni soffio di energia vitale, si assorbe piuttosto questa con più inspirazioni successive e la si ritiene. Bardon suggerisce di cominciare con sette inalazioni (aumentando ogni giorno di una fino a raggiungerne trenta). Ad ogni inspirazione l'energia vitale è trattenuta in modo che l'espirazione sia costituita solo da aria. Ciò forma, con l'energia vitale, un'accumulazione radiosa e dinamica.

Raggiunto il numero di inspirazioni desiderato, prendete qualche momento (ricordate di mantenere un ritmo normale di respirazione con, eventualmente, respiri vuoti) per sentire la propagazione e la natura dell'energia vitale accumulata. Quando sarete pronti, cominciate ad espirare l'energia vitale (ogni inspirazione sarà quindi costituita solo da aria). Come nel caso dell'accumulo dell'Elemento, dovete assicurarvi di aver espirato la stessa quantità di energia vitale assorbita.

Questo esercizio è completo quando sarete in grado di accumulare, nel vostro corpo, una carica dinamica di trenta inspirazioni di energia vitale e di espirare in seguito la stessa quantità di tale energia.

L'esercizio seguente non dovrebbe essere intrapreso finché non avrete padronanza assoluta del precedente. Si introduce qui il concetto di scarica esplosiva o di rilascio spontaneo nell'Universo di tutta l'energia vitale accumulata. L'espirazione magica è messa da parte per introdurre un metodo molto più rapido per scaricare l'accumulazione. Ma tale pratica richiede l'acquisizione di un determinato grado di resistenza, perché questa tecnica potrebbe rivelarsi nociva per un corpo non abituato a lavorare con il dinamismo che provoca un'accumulazione di energia vitale.

Accumulate prima l'energia vitale mediante la respirazione cutanea dell'intero corpo. Quando sarete pronti a rilasciare l'energia, fatelo di un solo colpo. Sarà utile associare tale espulsione ad una sola espirazione, ma se tale espirazione risulta insufficiente, assicuratevi di espirare tutta l'energia vitale che potrebbe rimanere. Con la pratica, riuscirete a liberare tutta l'accumulazione in una sola e completa esplosione.

L'ultimo esercizio di questa sezione consiste nell'imparare ad accumulare e rilasciare l'energia vitale partendo da ogni organo o parte del corpo (Nota: si raccomanda di non accumulare energia vitale all'interno del cervello e del cuore - soprattutto se soffrite di problemi cardiaci. La semplice respirazione dell'energia vitale per questi due organi è molto benefica, ma accumulare tale energia non è né benefico, né necessario. Questo è dovuto alla natura elettrica della loro funzione).

Cominciate con l'accumulazione di sette inalazioni di energia vitale nell'organo o la parte del corpo con la quale state lavorando (aumentate di un inspirazione ad ogni esercizio) seguito dallo stesso numero di espirazioni. Quando sarete capaci di eseguire l'esercizio con ogni parte del corpo, passate al rilascio esplosivo dell'energia vitale accumulata. La tecnica è la stessa usata per tutto il corpo, ma dovrete fare ancora più attenzione a non abusare dei vostri organi individuali. Lavorate prima con la "scarica esplosiva" di piccole quantità accumulate e, man mano che la vostra plasticità migliora, proseguite con accumulazioni più grandi e più dinamiche.

D&R

Bardon sembra utilizzare il termine "accumulazione" per indicare due cose ben diverse. E' possibile chiarire?

Esistono, in effetti, tre tipi di accumulazioni nell'IIH. La prima e più semplice è quella che chiamiamo "accumulazione passiva". Questa si produce quando inspirate e espirate un Elemento, un'energia o un Fluido. Tale accumulazione non crea in voi un aumento di ciò che inspirate - non fate altro, per così dire, che bagnarvi nella sostanza.

Il secondo tipo è quella che chiamiamo "un'accumulazione dinamica". Qui prendete più inspirazioni della sostanza, trattenendola all'interno del vostro corpo. Questo si traduce in una sensazione di irradiazione provocata da un certo grado di pressione esercitata dall'Elemento, dall'energia o dal Fluido accumulato.

Il terzo tipo di accumulazione si chiama "condensazione". In questo caso inalate più respiri e costruite un'accumulazione dinamica. In seguito, condensate tale accumulazione in uno spazio più ridotto. Una condensazione può anche essere effettuata accumulando L'Elemento, l'energia o il Fluido in un oggetto o una parte del corpo direttamente ad un grado che supera la semplice accumulazione dinamica. In certi casi, la differenza fra la condensazione e accumulazione dinamica è leggera, ma con la pratica, sarete in grado di distinguerle.. Il lavoro di condensazione comincia al Quarto Livello. Per i bisogni del Terzo Livello, preoccupatevi solo dell'accumulazione dinamica.

2) In che modo dovrei sentire il mio pancreas, ecc.

Non sarà molto difficile se vi sarete ben esercitati con la disciplina mentale dei Livelli precedenti. Il modo migliore è di procurarvi delle tavole anatomiche degli organi interni; poi, con l'aiuto di tali riferimenti, fate del vostro meglio per localizzare la sede di ogni organo. Continuate a cercare ogni organo fino a poter davvero sentirlo.

La base di tale tecnica è il "trasferimento della consapevolezza" descritto in modo più dettagliato nel Quarto Livello. Il lavoro del Terzo Livello serve come introduzione agli aspetti più complessi di trasferimento della coscienza.

In termini più semplici, ciò che dovete fare è concentrare tutta la vostra attenzione sul luogo specifico dell'organo interno o della parte del corpo. La vostra consapevolezza è il vostro corpo mentale; in termini più tecnici, state condensando il vostro corpo mentale nell'organo o la parte del corpo scelto. La perseveranza darà i suoi frutti!

3) Con quale grado di chiarezza devo sentire ogni organo ed ogni parte del corpo?

Alla fine del Terzo Livello dovreste esser capaci di sentire ogni organo ed ogni parte del vostro corpo con immensa chiarezza. Dato che ogni organo è diverso, ognuno sarà sentito in modo leggermente diverso - alcuni molto intimamente, altri meno. Non posso dirvi esattamente quello che sentirete con ogni organo, sta a voi decidere se il grado di sensazione sarà sufficiente.

Dato che spostate il vostro corpo mentale in una parte del vostro corpo, sarà relativamente facile per voi connettere la vostra consapevolezza alla matrice astrale di tale organo o parte del corpo e di percepirne la sensazione. Per tale motivo le lezioni di trasferimento di consapevolezza cominciano con il vostro proprio corpo per progredire POI, al Quarto Livello, verso il trasferimento della consapevolezza in oggetti e in altri esseri. Pratici di tale tecnica nel vostro corpo, sarà allora più facile eseguire lo stesso tipo di proiezione verso l'esterno in un corpo estraneo.

4) Perché si raccomanda di non accumulare dinamicamente o condensare l'energia vitale nel cuore e nel cervello?

La natura elettrica dell'energia vitale è tale che essa interferisce con il funzionamento elettrico del cuore e del cervello. Sarebbe quindi imprudente accumulare un'energia o un Elemento all'interno di essi. Un'accumulazione passiva o un bagno di tali organi è inoffensivo in quanto non c'è un vero aumento dell'energia o dell'Elemento. Nello stesso modo, non c'è pericolo nell'accumulare una carica dinamica nell'intera testa o nell'intero torace, dato che non si tratta qui di un'accumulazione nel solo cervello o cuore o, in altri termini, l'accumulazione è estesa in tutta la regione e non centrata unicamente sugli organi in questione.

Addendum al Terzo Livello

Alla fine del Terzo Livello, Bardon introduce l'uso magico delle facoltà acquisite con gli esercizi fin qui svolti. Si tratta di un punto molto importante nello sviluppo di un mago e che merita serie considerazioni prima di lanciarsi in tali attività.

Il punto più importante per la progressione futura del mago, è la morale personale o il codice di etica a cui aderire. Come segnala Bardon, "ciò che si semina, si raccoglie". Il mago che desidera perfezionarsi costantemente deve seminare solo bontà e compassione - tutto il resto ritarderà la crescita del mago e ne limiterà severamente la sua progressione. Si tratta di una legge inviolabile della Natura, un sistema di protezione degli Alti Misteri.

Nascosta nelle parole di Bardon sull'uso delle nostre facoltà magiche, si trova una preziosa tecnica che non dovrebbe essere ignorata dallo studente. Si tratta della tecnica che permette di attingere l'energia vitale direttamente dall'Universo e di caricarla in qualsiasi oggetto, persona o spazio, senza farla transitare attraverso il proprio corpo. E' questo il metodo migliore per il lavoro di guarigione, dato che evita ogni impatto negativo sul mago (infatti, facendo passare l'energia vitale attraverso il nostro corpo, stabiliamo un'impalpabile connessione con la malattia del paziente).

Lo studente dovrebbe ora essere in grado di formulare, da solo, il suo ritmo di esercizi per sviluppare tale facoltà di attingere direttamente dall'universo l'energia vitale e di caricarla in un recipiente (oggetto, persona, ecc.). Vi prego, non trascurate questa pratica, i vostri sforzi saranno largamente ricompensati.

Leggete minuziosamente questa sezione e immaginate come utilizzare, a modo vostro, le facoltà magiche su cui avete tanto lavorato. Le possibilità che si offrono a voi sono praticamente illimitate e usando le vostre capacità non faranno altro che aumentare. Siate creativi e inventivi e ricordatevi SEMPRE di aderire al vostro codice morale.

D&R

1) Per impregnare un luogo o caricare un oggetto, devo utilizzare questa stessa energia vitale di color dorato che ho usato nel Secondo Livello?

Dipende dal fine dell'impregnazione e dal tipo di oggetto da impregnare. Se l'intento è quello di agire sulla salute di un essere vivente, usate l'energia vitale di color dorato. Se l'impregnazione ha per scopo di trasferire un'idea specifica, dovete allora contare solo sul principio dell'Akasha dell'energia vitale, ed in questo caso poco importa il tipo che adoperate. Se impregnate un oggetto inanimato, come una sfera di cristallo, il tipo di energia dipenderà dalle vostre intenzioni - se il vostro obiettivo è quello di agire su altri oggetti inanimati, usate l'energia di un bianco immacolato, ma se si tratta di agire sulla materia viva, usate allora l'energia di color dorato. Tutto ciò può sembrare confuso, ma vedrete che con la pratica tutto si chiarirà da solo.

2) Tutte queste cose (impregnazione di luoghi, ecc.) sono molto interessanti, ma devo davvero praticarle?

No, non DOVETE, ma fareste bene, almeno, di familiarizzarvi con tali tecniche. La decisione su come usare le vostre facoltà spetta solo a voi; nondimeno, sono tecniche valide di cui avrete bisogno per inoltrarvi nei livelli seguenti. Una volta assimilate, non ha molta importanza se decidete di usarle regolarmente nella vostra pratica o meno - solo importa, a questo livello, riuscire ad impadronirsene.

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A Bardon Companion

(c) 2002 By Rawn Clark

 Italian Translation
(c) 2004 By Ervè Aimaro & Bari Raja

Rawn's Commentary Upon
INIZIAZIONE ALL'ERMETICA

Materiale Introductivo

Introduction & Theory

Livello Uno

Livello Due

Livello Tre

Livello Quattro

Livello Quinto

Livello Sei

Livello Sette

Livello Otto

Livello Nove

Livello Dieci